Teatro ragazzi
Alice nel paese delle meraviglie
Scuola primaria, secondaria di I grado: dai 6 ai 13 anni
Alice ha perso la Meraviglia. Ormai è adulta, sola e schiava della routine. Un giorno sua sorella decide di prendersi cura di lei e di aiutarla a ritrovare il suo mondo delle meraviglie perduto. Per fare questo ha preparato un baule di costumi, oggetti, pupazzi: tutto il corredo per strapparla dalla sua apatia e farla giocare ad essere nuovamente Alice. Alice e Edith, dal loro giardino, porteranno bambini e adulti tutto il fantastico immaginario che Lewis Carroll ha saputo creare per noi, bambini che non vogliono crescere.
Luis Sepùlveda: storia di una lumaca che scopri l'importanza della lentezza
Scuola primaria, domeniche a teatro: dai 6 ai 10 anni
Anna si prende cura del fratello Carlo che tutti dicono essere “un po’ lento”. I due rimangono chiusi per sbaglio nella soffitta della vecchia cascina che fu del nonno che il giorno dopo sarà abbattuta. In questa notte i due evocano la storia che nonno Luis raccontava loro da piccoli, la “La storia di una Lumaca che scoprì l’importanza della lentezza”. Da qui nasce la narrazione. Gli oggetti della soffitta si animano e le avventure di Ribelle si intrecciano a quelle dei protagonisti.
Siamo fatti di stelle
OMAGGIO A MARGHERITA HACK, NEL CENTENARIO DELLA NASCITA
Scuola primaria, secondaria di I grado: dai 10 ai 13 anni
Un omaggio ideato, scritto ed interpretato da donne per una grande donna del panorama culturale italiano e internazionale: Margherita Hack. In scena una “Prof” e una eccentrica allieva, accomunate dalla passione per i misteri del cosmo...ma chi è davvero Celeste, ragazzina inquieta e dalle insospettate conoscenze sull’universo? Tra racconto di fantasia e ispirazioni alla biografia della studiosa, una storia da gustare “con il naso all’insù” alla scoperta delle meraviglie dell’universo.
Parole e sassi
La storia di Antigone in un Racconto-Laboratorio per le nuove generazioni - Collettivo Progetto Antigone
Scuola primaria e secondaria di I grado: dagli 8 ai 13 anni
La Tragedia Greca raccontata ai Bambini. Antigone, antica vicenda di patti mancati, di disobbedienza e potere, che venti attrici, ognuna nella propria regione, solo con un piccolo patrimonio di sassi, raccontano alle nuove generazioni, che a loro volta la racconteranno ad altri. Un progetto femminile radicato nell’idea di un teatro che serve per cambiare il mondo. Adulti e Bambini fanno esperienza insieme di quella democrazia greca che ci scorre nelle vene, per allenarsi a pensare il futuro.
Soldato mulo va alla guerra
Scuola secondaria di I grado e II grado: dagli 11 ai 18 anni
Durante la Prima Guerra Mondiale accanto agli uomini ha combattuto un esercito di animali. Una commovente fratellanza suggellata dalla comune sorte, raccontata in un monologo a partire dai ricordi di soldati al fronte. Giuseppe Zabert, figlio di mezzadri, seminarista, parte dall’astigiano – con altri 10 fratelli e cugini – per andare a servire la Patria. Nemmeno la vocazione risparmia al giovane di rispondere alla chiamata alle armi. Assegnato ad un reparto alpino, ha per compagna la mula Margherita, alter ego animale che stimola domande sull’obbedienza, sulla capacità di sacrificio, sull’insensatezza delle guerre.
La storia del Principe e dell'Aviatore
Scuola primaria, secondaria di I grado: dai 6 ai 13 anni
Lo spettacolo, da “Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupery, immagina che lo stesso scrittore, racconti con la moglie la storia del suo straordinario incontro con quello strano e fantastico personaggio di bambino venuto da lontano. La Moglie e l’Aviatore si alternano nel gioco del ricordo e il Piccolo Principe e glia altri protagonisti si animano nella forma di puppets. Poesia, gioco e scene di vita famigliare si alternano ricordando che i sogni non sono riservati ai bambini.
Renzo tramaglino Sposo promesso
Scuola secondaria di I grado e II grado: dagli 11 ai 18 anni
Una rilettura de “I promessi sposi” attraverso il racconto ingenuo e ricco di humour del protagonista maschile, Renzo Tramaglino, colpito dalle avversità di quel matrimonio che “non s’ha da fare” e dalle difficoltà che gli altri fatti del romanzo gli impongono. Il tutto raccontato in rima e in una parlata ibrida di più dialetti padani come nel migliore teatro popolare, un gramelot che sembra un canto ipnotico.