Parole e sassi
La storia di Antigone in un Racconto-Laboratorio per le nuove generazioni - Collettivo Progetto Antigone
con Patrizia Camatel
ideazione e drammaturgia Renata Palminiello, Letizia Quintavalla, Patrizia Romeo, Agnese Scotti e Rosanna Sfragara
direzione artistica di Letizia Quintavalla
distribuzione per il Piemonte del Teatro degli Acerbi
vincitore del premio Eolo 2013 come miglior progetto creativo - finalista Giocateatro 2013
destinatari: primaria, secondaria di I grado - dai 8 ai 13 anni
durata dello spettacolo: 45' di narrazione + 45' di laboratorio
GALLERY
LA TRAGEDIA GRECA RACCONTATA AI BAMBINI
Antigone, antica vicenda di fratelli e sorelle, di patti mancati, di rituali, di leggi non scritte e di ciechi indovini, è stata narrata nei secoli a partire dal dramma scritto dal poeta greco Sofocle nel 440 a.C.
Ora diciannove attrici, ognuna nella propria regione, solo con un piccolo patrimonio di sassi, la raccontano alle nuove generazioni, che a loro volta la racconteranno ad altri.
COLLETTIVO PROGETTO ANTIGONE
Venti donne di teatro hanno fondato il Collettivo Progetto Antigone nel 2011, in sintonia con il movimento nato con la mobilitazione nazionale del 13 febbraio di quell’anno con l’obiettivo di rendere l’Italia un paese per donne.
In quanto attrici ci sentiamo responsabili della memoria e della trasmissione di alcune storie importanti nella nostra cultura, la nostra volontà è quella di realizzare un’azione politica attraverso il lavoro teatrale. Abbiamo scelto di partire dalla tragedia di Antigone anche perché in questa storia la questione del rapporto tra le donne e il potere è centrale.
Vogliamo raccontare la storia di Antigone alle bambine e ai bambini, perché possano conoscerla, ricordarla e raccontarla a loro volta. Ogni bambino in quanto egregio uditore, prenderà da questa storia quello di cui ha bisogno e ne farà ciò che vorrà e ciò che potrà.
Riteniamo la scuola uno dei momenti più importanti per la formazione della persona e dei cittadini: per questo ogni attrice, dopo aver preparato insieme a tutte le altre Parole e Sassi, si è impegnata a portarlo, in autonomia, nelle scuole della propria regione ma anche in biblioteche, centri culturali, cortili, case e in tutti quei luoghi dove ci siano le condizioni logistiche, ma soprattutto poetiche, per raccontare.
La scelta di andare nelle scuole è anche un modo contingente di far fronte, speriamo in modo temporaneo, ai gravi tagli che la scuola sta subendo e che compromettono fra l’altro, ogni giorno di più, la possibilità stessa di portare i bambini a teatro.
Parole e Sassi è un lavoro autoprodotto dal Collettivo Progetto Antigone.
LO SPETTACOLO
Parole e Sassi è un Racconto-Laboratorio e ha un allestimento semplice e scarno, fatto di parole e sassi. Si compone di due parti inscindibili e necessarie l’una all’altra: il Racconto e il Laboratorio.
L’attrice, prima di iniziare il Racconto, fa un patto con i Bambini: se riterranno la storia di Antigone importante, allora dovranno ri-raccontarla a più persone possibili e per questo prima di andarsene lascerà loro le parole, cioè il copione, e i sassi usati nel Racconto.
Nel Racconto la Narratrice racconta la storia di Antigone. Tutto si compie come in un rito, attraverso un testo accompagnato dall’uso di sassi-personaggio e una partitura gestuale fissa. Un rettangolo, segnato da una traccia sul pavimento, delimita lo spazio della scena. Per fare teatro non è indispensabile che ci sia un palco, ma necessaria è la relazione circolare tra attore e pubblico.
Il Laboratorio è una sorta di “seconda navigazione poetica” dove le parti s’invertono: ora è il pubblico ad agire, a parlare, ora sono i bambini, prima egregi uditori, ad usare i sassi per raccontare come e in che parte di loro si è rifugiato il tragico di questa grande storia. Ora è il pubblico a costruire metafore teatrali e tutto avviene all’interno della classe. La classe è come una piccola polis con le sue regole, dove tutti si conoscono, è una piccola comunità che si nutre di molteplicità di emozioni e di pensieri e di una preziosa ricchezza di opinioni, per questo è un vero deposito democratico della conoscenza.
Parole e sassi è vincitore dell’Eolo Awards 2013 come miglior Progetto Creativo.
RECENSIONI
"Tra le belle novità il progetto «Parole e sassi». Abbiamo potuto ascoltare la versione di Antigone proposta da Patrizia Camatel per «Parole e sassi» premiato recentemente con l'Eolo Awards 2013 al miglior Progetto Creativo, iniziativa interessantissima, composita autoprodotta dal Collettivo Progetto Antigone «dove 19 attrici, una per regione, vanno nelle scuole italiane a perpetuare semplicemente con dei sassi e delle parole la esemplificatrice storia di Antigone per testimoniare con il teatro che dovunque vi siano discriminazioni razziali, conflitti, intolleranze religiose, dovunque una minoranza levi la sua voce a reclamare giustizia, Antigone torna ad assumere il ruolo dell’eroina che sfida i regimi totalitari in nome di una pietas universale che si estende dai fratelli di sangue a tutti gli uomini sentiti come reali fratelli, superando così ogni ethos tribale-nazionale. In questo modo il teatro riconquista a partire dalla scuola pienamente la sua funzione sociale che è allo stesso tempo etica ed estetica."
Mario Bianchi, Eolo
""(...) Patrizia Camatel, all’interno di un rettangolo, con alle spalle il tramonto, e di fronte una platea colma, ha raccontato una tragedia che ha attraversato i secoli e che rappresenta, da sempre, la dicotomia tra legge umana e morale non scritta, ma innata e inevitabile. La regia di Letizia Quintavalla articola il racconto, pensato inizialmente per un pubblico giovane, con una forte connotazione gestuale. I protagonisti sono caratterizzati da gesti che assumono una sorta di ritualità, attraverso un colorito linguaggio di segni, che si mescola con un’interpretazione del teatro di figura, laddove i personaggi sono pietre. Uno spettacolo raccontato in tono lieve e affascinante, ma incisivo come la pietra."
Nicoletta Cavanna, Radio Gold