Zuppa di latte
Ueiting for Carlin
dall'omonimo saggio di Carlin Petrini, fondatore dell'Associazione Slow Food
da un'idea di Luciano Nattino
di e con Massimo Barbero, Patrizia Camatel, Dario Cirelli, Fabio Fassio ed Elena Romano
con il patrocinio della Condotta Slow Food Colline Astigiane - Tullio Mussa
durata dello spettacolo: atto unico di 70’
GALLERY
LA TRAMA
Nella latteria di Giuseppe e Maria il tempo sembra non scorrere. Il dottor Crivelli, l’ex sindacalista Cosio e la maestra in pensione Madama Barbotto sono ospiti fissi da chissà quanto tempo.
Il figlio Di Giuseppe e Maria è partito ormai da anni e non si hanno più notizie di lui.
Ma Madama Barbotto nasconde un segreto, ecco perchè si reca così spesso alla toilette! Ha scavato un tunnel ed è sbucata nel mondo superiore, quello che sta sopra, si è ritrovata dietro la grata del condotto di aerazione di un supermercato e da lì formula le sue ipotesi su come sia cambiato il mondo là sopra.
Il segreto viene scoperto in seguito ad un crollo e tutti tranne i coniugi lattai sentono il desiderio impellente di andare a vedere come si è trasformato il paese, un immenso mercato dove le susine sono accanto alle noci, alle fragole, ai lichies e dove son sparite le stagioni, dove è possibile servirsi in un meccanismo in cui tutti comprano ma più nessuno vende perché i prodotti sono lì a disposizione di tutti, basta prendere.
Alla fine vinceranno le radici, non riusciranno a mettere piede fuori dal loro piccolo mondo sicuro e incapsulato, ma si sente scavare… forse Carlin non li ha dimenticati, non ha dimenticato quella piccola latteria in cui è nato e i valori che si porta dietro.
LO SPETTACOLO
Una commedia tra realtà e favola, ispirata al racconto "Zuppa di latte" del fondatore di Slow Food, Carlo Petrini.
I suoi ricordi partono dalle latterie, dagli avventori che vi andavano a mangiare, dai personaggi che lì si potevano incontrare, ed è dallo stesso luogo che prende avvio il nostro racconto: una latteria dimenticata, come sospesa in una bolla di eterno presente. In una latteria anni '70, una famiglia di lattai e i loro clienti abituali parlano di ciò che era, di ciò che è e di ciò che sarà senza distinzione tra passato, presente e futuro. Le tradizioni e l'attualità, i progetti e le speranze, il dialetto e la lingua "colta", la filosofia popolare e la poesia del cibo: di questo si parla nella latteria dei Menghi, nell'attesa che ritorni il figlio che "hanno mandato a studiare", Carlin.
In questa attesa dai toni beckettiani, in questo tempo quasi cristallizzato nella continua riproposizione del quotidiano, mamma Maria legge le lettere del figlio con apprensione; papà Giuseppe è convinto che "uramai Carlin a l'è n' Merica e u turna mai pì, e u fa ben!" Il dutur Crivelli, che ha studiato, si fa forte delle sua scienza e della sua razionalità; munsù Cosio spaccherebbe tutto, compresa la faccia di "quelli là fuori"; madama Berbotto ha un segreto da nascondere e ne sa più di quanto dia a intendere...
Tra gag comiche, canzoni popolari e momenti di commozione si giunge all'epilogo... cosa sta succedendo fuori dalle annose mura della bottega? Chi è che sta spronando una fiumana di gente a cercare quella latteria dimenticata?
E per finire...zuppa di latte per tutti!
RECENSIONI
“... bravi gli attori nel recitare con leggerezza una storia che spazia dal surreale di un mondo isolato e fermo nel tempo, all'ironia del teatro dialettale, all'impegno della denuncia di tematiche di interesse internazionale.”
(Nicoletta Cavanna per teatro.org)