Teatro e territori
Teatro popolare di ricerca. Spettacoli, monologhi di narrazione, reading.
Nuove modalità di rappresentazione ed espressioni artistiche del teatro memoria e di tradizione, che vanno ad esplorare i tratti originari della natura umana: la meraviglia, l’incanto, l’ingenuità, lo sguardo dei semplici.
Spettacoli caratterizzati da un’esplorazione del paesaggio umano (partendo dall'Astesana Patrimonio Unesco) e da un'impronta storica e antropologica che passa per gli archetipi linguistici e i “caratteri” della tradizione, sfociando nell’epica di un territorio.
Proposte che vengono "esportate" ed accolte da altri contesti grazie al contenuto “universale” e di interesse nazionale delle singole creazioni.
Zuppa di latte
Ueiting for Carlin
Una commedia tra realtà e favola, ispirata al racconto "Zuppa di latte" del fondatore di Slow Food, Carlo Petrini. Una storia dai toni a volte surreali, quasi beckettiani, impregnata di coloriture popolari, che si svolge tutta in una latteria anni '70 dimenticata, come sospesa in una bolla di eterno presente. Una famiglia di lattai e i loro clienti abituali vivono nell'attesa del ritorno di Carlin, il figlio visionario e rivoluzionario. Per finire...zuppa di latte per tutti!
Pinin e le masche
Pinin è un solitario abitatore dei boschi. Non torna più in paese da tempo. Ai pochi che riescono a trovarlo egli parla della sua vita, di un lungo viaggio, di un amore, di ricordi, di mondi possibili.
E di “masche”, amiche e sconosciute, protettrici e crudeli.
Renzo Tramaglino, sposo promesso
Una rilettura de “I promessi sposi” attraverso il racconto ingenuo e ricco di humour del protagonista maschile, Renzo Tramaglino, colpito dalle avversità di quel matrimonio che “non s’ha da fare” e dalle difficoltà che gli altri fatti del romanzo gli impongono. Il tutto raccontato in rima e in una parlata ibrida di più dialetti padani come nel migliore teatro popolare, un gramelot che sembra un canto ipnotico.
Il barbiere di re vittorio
CONFIDENZE E SEGRETI DEL PRIMO RE D'ITALIA
Un confidente e amico del Re Galantuomo, un conoscitore naturale di segreti, bugie e retroscena di Casa Savoia, un osservatore e commentatore instancabile dei fatti che hanno portato all’Unità d’Italia: ecco “Gino” Berta, di Rocca d’Arazzo, entrato poco più che ventenne a Palazzo Reale e diventato prima garzone e poi capo barbiere di Sua Maestà. Uno spettacolo che coinvolge in prima persona il pubblico, che diverte e ci ricorda pagine sempre attuali di storia-patria.