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ZUPPA DI LATTE
Venerdì, 08 Novembre 2019, 21:00
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Ueiting for Carlin

dall'omonimo saggio di Carlin Petrini, fondatore dell'Associazione Slow Food

da un'idea di Luciano Nattino

di e con Massimo Barbero, Patrizia Camatel, Dario Cirelli, Fabio Fassio ed Elena Romano

con il patrocinio della Condotta Slow Food Colline Astigiane - Tullio Mussa

 

durata dello spettacolo: atto unico di 70’

 

 

 

GALLERY

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LA TRAMA

Nella latteria di Giuseppe e Maria il tempo sembra non scorrere.  Il dottor Crivelli, l’ex sindacalista Cosio e la maestra in pensione Madama Barbotto sono ospiti fissi da chissà quanto tempo.

Il figlio Di Giuseppe e Maria è partito ormai da anni e non si hanno più notizie di lui.

Ma Madama Barbotto nasconde un segreto, ecco perchè si reca così spesso alla toilette! Ha scavato un tunnel ed è sbucata nel mondo superiore, quello che sta sopra, si è ritrovata dietro la grata del condotto di aerazione di un supermercato e da lì formula le sue ipotesi su come sia cambiato il mondo là sopra.

Il segreto viene scoperto in seguito ad un crollo e tutti tranne i coniugi lattai sentono il desiderio impellente di andare a vedere come si è trasformato il paese, un immenso mercato dove le susine sono accanto alle noci, alle fragole, ai lichies e dove son sparite le stagioni, dove è possibile servirsi in un meccanismo in cui tutti comprano ma più nessuno vende perché i prodotti sono lì a disposizione di tutti, basta prendere.

Alla fine vinceranno le radici, non riusciranno a mettere piede fuori dal loro piccolo mondo sicuro e incapsulato, ma si sente scavare… forse Carlin non li ha dimenticati, non ha dimenticato quella piccola latteria in cui è nato e i valori che si porta dietro.

LO SPETTACOLO

Una commedia tra realtà e favola, ispirata al racconto "Zuppa di latte" del fondatore di Slow Food, Carlo Petrini.

I suoi ricordi partono dalle latterie, dagli avventori che vi andavano a mangiare, dai personaggi che lì si potevano incontrare, ed è dallo stesso luogo che prende avvio il nostro racconto: una latteria dimenticata, come sospesa in una bolla di eterno presente. In una latteria anni '70, una famiglia di lattai e i loro clienti abituali parlano di ciò che era, di ciò che è e di ciò che sarà senza distinzione tra passato, presente e futuro. Le tradizioni e l'attualità, i progetti e le speranze, il dialetto e la lingua "colta", la filosofia popolare e la poesia del cibo: di questo si parla nella latteria dei Menghi, nell'attesa che ritorni il figlio che "hanno mandato a studiare", Carlin.

In questa attesa dai toni beckettiani, in questo tempo quasi cristallizzato nella continua riproposizione del quotidiano, mamma Maria legge le lettere del figlio con apprensione; papà Giuseppe è convinto che "uramai Carlin a l'è n' Merica e u turna mai pì, e u fa ben!" Il dutur Crivelli, che ha studiato, si fa forte delle sua scienza e della sua razionalità; munsù Cosio spaccherebbe tutto, compresa la faccia di "quelli là fuori"; madama Berbotto ha un segreto da nascondere e ne sa più di quanto dia a intendere...

Tra gag comiche, canzoni popolari e momenti di commozione si giunge all'epilogo... cosa sta succedendo fuori dalle annose mura della bottega? Chi è che sta spronando una fiumana di gente a cercare quella latteria dimenticata?

E per finire...zuppa di latte per tutti!

RECENSIONI

“... bravi gli attori nel recitare con leggerezza una storia che spazia dal surreale di un mondo isolato e fermo nel tempo, all'ironia del teatro dialettale, all'impegno della denuncia di tematiche di interesse internazionale.”

(Nicoletta Cavanna per teatro.org)

 

Luogo Teatro Balbo, Canelli (AT)
 

sede legale: Via XX Settembre, 126 - 14100 Asti
ufficio: via Bottego, 2 - 14100 Asti
tel. e fax 0141 321402      P.IVA 01539270056

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