Calendario eventi
PAESAGGI E OLTRE 2018
Teatro e musica d’estate nelle terre dell’UNESCO
promosso dalla Comunità delle Colline tra Langa e Monferrato
Sabato 25 agosto
COAZZOLO
Parco del Castello
h 19,30
PRIMA DELLA VENDEMMIA
una chiacchierata su Cesare Pavese con Massimo Carcione e Elisa Zeppa, con letture
“Non c’è niente di più bello di una vigna ben zappata, ben legata, con le foglie giuste e quell’odore della terra cotta dal sole d’agosto. Una vigna ben lavorata, come un fisico sano, un corpo che vive, che ha il suo respiro e il suo sudore.” Cesare Pavese
Sul far del tramonto ci ritroviamo nel giardino all'italiana del Castello, antico maniero del tredicesimo secolo, dall'epoca barocca trasformato in palazzo gentilizio ora dimora di charme.
Una chiacchierata, con vista sui vigneti circostanti, partendo da due lettere inedite autografe di Cesare Pavese, scritte a poche settimane dalla morte, che si snoda su tematiche legate al mondo del vino, ai paesaggi monferrini e langaroli, alle sue tradizioni. Un appassionato dell’amore viscerale dello scrittore per le sue colline e per il mondo arcaico e contadino che gli gravita attorno.
h 20.00
“pillola di paesaggio” condotta da Roberto Cerrato dell'Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato e degustazione guidata di vini di produttori del territorio
h 21.15
COAZZOLO
Giobbe
adattamento di Francesco Niccolini
dal romanzo di Jospeh Roth
consulenza letteraria e storica di Jacopo Manna
con Roberto Anglisani
regia di Francesco Niccolini
Teatro d'Aosta
Spettacolo vincitore dei “Teatri del sacro” 2017
con la collaborazione di
festival Montagne Racconta (Montagne – Treville, TN)
festival Collinarea (Lari, PI)
Dopo aver scoperto il giardino del Castello ed aver condiviso il tramonto in forma di convivio, tutto è pronto per una prova d’attore.
«Più di cento anni fa, in Russia, al confine con la Polonia, in un villaggio così piccolo che non è riportato su nessuna mappa, viveva un maestro. Si chiamava Mendel Singer. Era un uomo insignificante. Era devoto al Signore. Insegnava la Bibbia ai bambini, come prima di lui aveva fatto suo padre. Insegnava con molto passione e poco successo. Uno stupido maestro di stupidi bambini: così pensava di lui sua moglie Deborah».
Così inizia questo racconto, che attraversa trent'anni di vita della famiglia di Mendel Singer, di sua moglie Deborah e dei suoi quattro figli. Ma attraversa anche la storia del primo Novecento, dalla Russia all'America, dalla guerra russo giapponese alla prima guerra mondiale e oltre. Ma soprattutto attraversa il cuore di Mendel, lo stupido maestro di stupidi bambini, devoto al Signore, e dal Signore – crede lui – abbandonato.
Roberto Anglisani dà voce a tutti i pensieri dei protagonisti, alle paure, alle speranze e alla disperazione, alle preghiere e alle rivolte. Come dice Skowronnek, grande amico di Mendel Singer, «Noi siamo dentro il disegno, e il disegno ci sfugge», per questo Mendel – e tutti gli altri – fanno tanta fatica: la vita è un mistero, la fede un rifugio, e il dolore mette a dura prova anche l'uomo più giusto.
“Giobbe” – romanzo perfetto di Joseph Roth – diventa così un racconto teatrale tragicomico proprio come la vita, dove si ride e si piange, si prega e si balla, si parte, si arriva e si ritorna, si muore in guerra e si rinasce. Senza giudizio, senza spiegazioni: ma, attraverso lo sguardo mite e sereno di un narratore misterioso e onnisciente, ricchi di compassione e accompagnati da un sorriso, lieve, dolcissimo, che spinge tutti i protagonisti di questa storia, lunga quanto una vita, e forse anche un po' di più.
ingresso € 10,00 / € 8,00 ridotto
info cell. 339/2532921
#paesaggieoltre2018
In caso di maltempo la serata si terrà al chiuso nelle cantine del Castello.