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SOLDATO MULO VA ALLA GUERRA
Sabato, 23 Settembre 2017, 21:00
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Cunté Munfrà dal Monferrato al mondo

teatro, musica, incontri, laboratori della memoria

Sabato 23 settembre ore 21

CASORZO - ex Chiesa dei Batù

 

Teatro degli Acerbi

ISRAT

Archivio della Teatralità Popolare – casa degli alfieri

 

Soldato mulo va alla Guerra

 

studio con Massimo Barbero

testo e progetto di Patrizia Camatel

consulenza di Nicoletta Fasano e Mario Renosio

 

nel centenario Prima Guerra Mondiale 2014/2018

 

Durante la Prima Guerra Mondiale accanto agli uomini ha combattuto un esercito di animali. Muli, asini, buoi, cani, cavalli, piccioni vennero utilizzati per le azioni belliche, per lo spostamento di reparti e materiali, per le comunicazioni e il sostentamento delle truppe. E le testimonianze degli uomini al fronte ci parlano anche di convivenze altrettanto strette, con gli animali, ma non altrettanto desiderabili: i topi che invadevano le trincee, pulci e pidocchi che infestavano le vesti e i giacigli… La forzata coesistenza di animali di ogni genere con gli uomini avvicinò gli uni agli altri in una tragica fratellanza di fronte alla morte e alla sofferenza.

 

Giuseppe Zabert, classe 1897, figlio di mezzadri, parte da Valfenera – come altri otto tra fratelli e cugini – per andare a servire la Patria al fronte. Il soldato semplice, la giovane “carne da cannone” che ha perso la vita, e l’identità stessa, nelle trincee del Carso o sui monti contesi agli austriaci, è all’oscuro dei piani di conquista degli Stati, delle alleanze e delle strategie. A lui si chiede di faticare la giornata e di obbedire, proprio come ad un mulo sotto il basto; a lui si chiede di sopravvivere a qualunque costo, nascondendosi e strisciando nel fango, profittando degli avanzi o della morte dei compagni, proprio come farebbe un ratto.

Ecco una relazione, quella col mondo animale, che non è semplice convivenza, coabitazione forzosa, ma è identificazione dell’essere-uomo con l’essere-animale: è l’istinto di sopravvivenza a farla da padrone in trincea, è l’istinto di fuga che fa dell’uomo un disertore, è la fame che ti mangia da fuori e la paura che ti rode da dentro.

Nel mondo straziato dalla guerra la bestialità è caratteristica degli uomini, abbrutiti dalla violenza, mentre gli animali al fronte, coprotagonisti di episodi tragici o inaspettatamente sentimentali, rimangono l'ultimo baluardo di umanità e vita.

 

ingresso gratuito

info: 339 2532921 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

fb casa.degli.alfieri           

www.casadegliafieri.it

#cuntemunfra2017

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Luogo CASORZO - ex Chiesa dei Batù
 

sede legale: Via XX Settembre, 126 - 14100 Asti
ufficio: via Bottego, 2 - 14100 Asti
tel. e fax 0141 321402      P.IVA 01539270056

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