#diconodinoi
26/09/2020
Attore eccezionale, nel monologo Pinin e le masche, nel bosco a Sommariva Bosco, …
Marina P.
Bellissima serata.
Carla A.
E' stato davvero bello ed emozionante.
Laura S.
09/09/2020
Davvero bellissimo, ci siamo divertiti e emozionati
Massimo C.
Divertente e commovente. Attori bravissimi!!!
Annamaria C.
Stasera, finalmente, ho visto lo spettacolo dopo averlo rincorso per tutta l'estate 🤷 persino il passaggio degli innumerevoli treni mi è piaciuto e ha stimolato la spontaneità dei protagonisti. Gli Acerbi.....e che ve lo dico a fare? Sempre meglio; ormai vi seguo da anni e siete uno più bravo dell' altro ed è sempre una grande gioia e un piacere guardarvi e ascoltarvi. Grazie per tutto quello che ci regalate ogni volta 🙏👏💪
Emi G.
Fantastici
Nadia C.
05/09/2020
Cerro Tanaro. “Il testamento dell’ortolano” non è stata una rappresentazione teatrale: è stata una serata di poesia in un’area golenale tra pioppi, salici e campi di granoturco, tra soffi di brezza che facevano ondeggiare il mais ormai quasi maturo: una meraviglia! L’ortolano parlava con i suoi ortaggi come Ligabue con gli animali, perché “le verdure ti guardano con la loro anima, ti dicono di quanta acqua hanno bisogno, di quanto letame. Devi saper scegliere il momento giusto, così si diventa ortolano d’amore.” L’ortolano ha le mani piene di sentieri, la fronte piena di filari, immagine molto bella! Ha parlato con i defunti, ha parlato con Dio, con l’angelo caduto... Le associazioni di idee sono state tante: oltre alle sfumature animistiche di Ligabue, il lavoro nei campi della “notte di S. Lorenzo”, fino all’immagine della nonna che in “Diamante” richiama a casa Adelmo (ma Fornaciari questa volta) “Delmo, ven a ca’!”
Enrica B.
30/08/2020
Poesia assoluta
Quello che Gaber definiva "essere giusto su un pezzo di terra, sentire che il corpo è in perfetto equilibrio" Che bello sarebbe stato se il lockdown ci avesse riportato a questa dimensione, almeno un po'. Ora non saremmo qui a rivendicare l'assurda libertà di continuare con la nostra inesorabile distruzione.
Anna B.
24/08/2020
I vostri spettacoli fanno bene all'anima
Elisa Z.
22/08/2020
Dami da ment: abbiamo bisogno di belle storie, di incontri, di ritorno alla terra, di riconoscere l'eredità dei padri nella loro vita trascorsa, insomma di meraviglia. Grazie Antonio Catalano per le parole. Grazie Massimo Barbero per l'interpretazione. Grazie a tutti quelli che con il loro lavoro hanno permesso che le emozioni ci abitassero
Alba G.
Ancora complimenti
Silvana V.
Grazie ancora tantissimo per le emozioni e i ricordi che ci avete suscitato con il vostro lavoro...alla prossima... buona serata
Michelangela V.
Spettacolo bellissimo.... da pelle d’oca....”dami da ment”.... : da riproporre... da rivedere...
Giovanna B.
15/08/2020
Serata bellissima, posto bellissimo, panorama bellissimo e un bellissimo reading con musiche (una menzione speciale per il "Masin" di Pavese e per il bis finale), non possono che essere la migliore conclusione di un ferragosto bellissimo trascorso tra le nostre colline. Ma che spettacolo questo Monferrato!
Massimo C.
14/08/2020
Grazie Pinin ti porterò con me!
Nicoletta R.
Noi siamo tutto ciò che ci manca
Antonella D.
IERI sera uno Spettacolare Pinin..ad Hortus...??
Lorena F.
Spettacolo che arriva al cuore ?? Complimenti!!
Marta S.
13/08/2020
Pinin è stato uno dei primi spettacoli capace di rapirmi il cuore, di cullarmi l'anima. Era il 23 agosto 2014, neanche un mese dopo avrei iniziato il liceo. L'ho poi rivisto altre volte, l'ho rincontrato nei suoi boschi silenziosi, tra le fronde degli alberi amici, l'ho guardato negli occhi e ci siamo parlati in silenzio. Ho ascoltato ancora e ancora da lui la storia di Ulisse, della guerra, delle Masche... e ogni volta il cuore batte un po' più forte. E mi sento in sinergia con tutto quello che mi circonda. In ascolto.
Irene C.
È un'interpretazione fantastica:ti commuove toccando il ❤. Bravo Massimo!
Marinella G.